- Nel 50° anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini
(1975-2025), il Liceo XXV Aprile di Portogruaro, con il patrocinio
della Città di Portogruaro e la partecipazione di diverse
associazioni attive nel territorio mandamentale, ripercorre
nell’arco di tre serate il più classico dei paesaggi dell’anima
pasoliniana, quello collocato tra la Bassa Friulana e il Veneto
Orientale, che riunisce diverse realtà territoriali in un progetto
di riscoperta della identità, della vocazione, di un sentimento
autentico.
- Il titolo dell’evento, Intrepido il suo nome, riproduce il
gioco di parole che allude alle iniziali del poeta, P.P.P.: Pier
Paolo Pasolini.
- La location è l’Aula Magna del Liceo XXV Aprile di
Portogruaro.
- L’orario, le 20 e 30.
- INGRESSO LIBERO.
- Nella prima serata, VENERDÌ 10 OTTOBRE, MAX SALVADOR legge
El testament Coràn, un poemetto, tratto dalla raccolta di liriche La
meglio gioventù, che racconta la storia vera di un ragazzo ucciso
dai nazifascisti.
- Al secondo appuntamento, VENERDÌ 17 OTTOBRE, LUIGINO MIOR
legge testi pasoliniani identificando lo SPAZIO MORALE del poeta,
anche se, poi, con l’inserzione di una semplice consonante, il
paesaggio ritrovato diventa spazio “morTale”, una zona naturalistica
che travalica i limiti regionali, un habitat, un lebensraum, cioè
quello che i geografi definiscono “spazio vitale” ma che per
l’artista finisce per diventare un contesto negativo, inquietante,
fallimentare.
- Infine, nel terzo e conclusivo incontro, VENERDÌ 24 OTTOBRE,
RENZO CEVRO VUKOVIC analizza uno dei film più ossimorici del regista
bolognese, La rabbia, un viaggio nel corso del quale Pasolini taglia
e rimonta pellicole di un vecchio cinegiornale, commentandole fuori
campo in prosa e in versi. Non un documentario classico, dunque,
bensì un esperimento cinematografico che, per la forma poetica e per
la visione della Storia, trasporta lo spettatore in una dimensione
tragica con la potenza lirica ed etica di un antico coro greco.
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